Durante i miei viaggi, prendo nota delle visioni che si manifestano. Le archivio nel bagaglio della memoria e le interpreto documentandole.
In questi luoghi lontani, recupero numerose tracce di quello che è stato il difficile rapporto uomo natura. Descrivo porzioni di spazio, dove risiedono grottesche macchine che nutrono una natura ormai fossilizzata. Qui il tempo sembra essersi fermato ed è possibile vivere solo grazie al ricordo.
" L'uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando. "
(Hubert Reeves)