Il mio percorso artistico, è iniziato documentando viaggi fotografici in aree urbane dismesse.
In questi luoghi, in apparenza abbandonati, si viene creando una simbiosi tra uomo e natura con suggestive metamorfosi di forme e colori.
Affronto la mia ricerca attraverso quadri, sculture e installazioni. Ricreo quelle sensazioni cromatiche ed estetiche attraverso pigmenti e ruggini, forzando i processi di invecchiamento.
Per mezzo di semplici elementi di recupero, come chiodi e filo di ferro descrivo la condizione imperfetta dell’uomo e gli stati di malessere che conducono alla malattia; fino a creare vie di fuga con mappe immaginarie.
Descrivo porzioni di spazio in cui racchiudo grotteschi macchinari che tentano di nutrire vegetali ormai fossilizzati. Alimento con il sole piante artificiali e creo ombre di ricordi proiettate su teche di vetro come promemoria di un qualcosa che è andato perso. Cerco di rendere il tono forte dei messaggi in maniera armoniosa e gradevole, con l'intento di catturare l’attenzione per un momento di riflessione tra tanto rumore e indifferenza.
Viaggio - Natura - Tempo - Riflessioni: sono questi i temi che hanno caratterizzato la tua ricerca artistica, ma soprattutto sono i passaggi che hanno attraversato la tua pelle e la tua anima, hanno dato senso alla tua vita. Sono lavori forti, duri a volte ancorati a dimensioni africane dove gli animali striscianti cambiano pelle lasciando sul terreno arido ciò che resta di un corpo che fugge: l'involucro, l’impronta, il vestito, la memoria...
È questo il tema dominante del tuo fare; il tutto calato dentro una indiscussa volontà di leggere dentro, osservare fuori, analizzare tutte le possibilità per una scrittura nuova, un segno che incida che graffi che testimoni il passaggio da uno stato a uno stare, da una insofferenza alla sofferenza pura fino ad emularla e renderla lirica affinché il tuo grido si elevi alto. Tu parli del dolore e della sofferenza come un dono e di come sia necessario divulgare la qualità catartica insita per approdare ad un "caritatevole" prendersi cura di se stessi per poi, insieme al tempo che vola ed è la misura di tutte le cose giungere ad una positiva riflessione sulla propria interiorità per dare ascolto, voce, profumo e colore a quello di più autentico ognuno di noi possiede: la propria creatività.